Summary: | Nell’archivio di Stato di Vienna si trova un fondo di lettere scritte da Giuseppe Zignoni, inviato imperiale presso la corte di Lisbona dal 1704 al 1724, anno della sua morte. Le relazioni tra le due corti furono intense durante la prima metà del secolo XVIII grazie al matrimonio tra il re di Portogallo Giovanni V (1689-1750) e l’arciduchessa austriaca Maria Anna d’Asburgo (1683-1754). Nella corrispondenza di Zignoni, scritta in italiano, si trovano varie notizie sul soggiorno di Filippo Juvarra a Lisbona (gennaio-luglio 1719) e sui progetti elaborati per il re Giovanni V. Ne deriva un quadro inedito che permette di affinare la conoscenza dei fatti riferiti da altre fonti (principalmente le lettere del nunzio apostolico pubblicate da Aurora Scotti nel 1973), ma anche di accrescere aspetti e valenze nuove al soggiorno juvarriano. L’architetto siciliano re-inventò la città di Lisbona Occidentale. Non si occupò, infatti, solo della patriarcale e del palazzo reale ma anche della dogana, della residenza reale di piacere nei dintorni della città (Belém) e della riformulazione del progetto di Mafra. Questi documenti inediti confermano l’ampio respiro dell’intervento di Juvarra, fornendo anche indicazioni utili sulle modalità di organizzazione dei cantieri e sulla necessità di chiamare maestranze lombarde. Il materiale inedito sarà contestualizzato nell’ambito del processo di apertura artistico-culturale che caratterizzò la prima metà del regno di Giovanni V, mentre in appendice verrà fornita la trascrizione completa dei passi relativi all’attività di Filippo Juvarra in Portogallo.
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